Rinosettoplastica

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Rinosettoplastica2019-09-26T15:06:17+00:00

Project Description

Che cos’è la Rinosettoplastica

La rinosettoplastica è l’operazione di rinoplastica associata all’operazione di settoplastica.

La rinoplastica è l’operazione di chirurgia estetica praticata per soddisfare le esigenze di coloro che non sono contenti della forma e dell’aspetto del proprio naso. In altre parole, è il rimodellamento estetico del naso.
La settoplastica, invece, è l’operazione chirurgica, con scopo esclusivamente terapeutico, che serve a correggere la condizione di setto nasale deviato.

La rinosettoplastica, quindi, è l’intervento chirurgico, con finalità estetiche e terapeutiche, che serve a correggere, contemporaneamente, gli inestetismi del naso e le deviazioni del setto nasale

Usi

Le ragioni terapeutiche ed estetiche della rinosettoplastica sono le stesse, rispettivamente, di una semplice settoplastica e una semplice rinoplastica.

La rinosettoplastica può dare dei buoni risultati nei seguenti casi:

  • Naso troppo grande
  • Gibbo sul dorso visibile di profilo
  • Naso troppo largo visto di fronte
  • Punta che “tende” verso il basso
  • Punta larga e bulbosa
  • Narici troppo grandi
  • Setto nasale deviato (con cattiva respirazione)
  • Naso deviato lateralmente
  • Ipertrofia dei turbinati

Prima dell’intervento

La preparazione a un intervento di rinosettoplastica prevede:

  • Un incontro tra chirurgo operante e paziente, in cui il primo esporrà al secondo tutte le caratteristiche dell’intervento (misure pre-operatorie, tappe della procedura vera e propria, rischi connessi ecc.), mentre il paziente comunicherà al medico qual è l’aspetto che vorrebbe assumesse il naso, dopo il rimodellamento estetico (talvolta, è il chirurgo plastico a proporre delle alternative). La visita specialistica è indispensabile per esaminare l’aspetto e le caratteristiche estetiche e funzionali del naso, per poi valutare se le aspettative del paziente siano realizzabili. Nel corso della visita, è possibile realizzare al computer delle elaborazioni grafiche delle foto digitali del paziente, per analizzare al meglio il cambiamento desiderato e presagire con un buon margine di approssimazione quale possa essere il risultato finale dell’intervento.
  • Durante il colloquio, si potrà inoltre valutare l’eventualità di eseguire correzioni che è possibile associare durante l’intervento di rinosettoplastica. Ad esempio, la modifica del mento (aumentarlo o diminuirlo), per migliorare le proporzioni del viso.
  • Un’indagine relativa alla storia clinica del paziente. Effettuata in genere durante l’incontro medico-paziente citato nel punto precedente, prevede una serie di domande che riguardano: i farmaci assunti dal paziente, le sue allergie a farmaci, anestetici o altro, eventuali condizioni morbose presenti ecc.
  • Una serie di esami clinici, che servono ad accertare l’idoneità del paziente all’operazione di rinosettoplastica. Tra gli esami in questione, rientrano: un esame del sangue, un esame delle urine, un elettrocardiogrammae la misurazione della pressione sanguigna.
  • Una serie di esami e controlli specifici del naso (fotografie, esami fisici ecc). Il medico ha bisogno di analizzare il naso, per capire i precisi connotati della deviazione del setto nasale e per stabilire con precisione come procedere nel rimodellamento estetico.

Misure pre-operatorie

Ogni intervento chirurgico, rinosettoplastica compresa, prevede una serie di misure pre-operatorie, alle quali è fondamentale che il paziente si attenga, affinché l’intera operazione proceda per il meglio.
In previsione di una rinosettoplastica, i medici raccomandano ai pazienti di:

  • Interrompere eventuali assunzioni di farmaci antiaggreganti (aspirina) e anticoagulanti (warfarin). Tale indicazione pre-operatoria si spiega con il fatto che i suddetti farmaci “diluiscono il sangue” e rappresentano, per questo, un fattore favorente le emorragie.
    Dalle incisioni chirurgiche di una rinosettoplastica è prevista una perdita di sangue, la quale, se si assumono i farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, può essere cospicua e pericolosa per la salute del paziente.
    È buona regola evitare le suddette assunzioni, sia prima sia dopo l’intervento, per uno spazio di tempo di circa due settimane.
  • Non fumare (chiaramente se il paziente è un fumatore) durante tutta la fase di recupero post-operatorio. Il fumo di sigaretta, infatti, rallenta e rende meno efficiente il processo di guarigione dei tessuti cutanei e del rivestimento interno del naso.
  • Presentarsi a digiuno completo da almeno la sera precedente, in quanto è prevista l’anestesia locale o generale, poco prima dell’intervento.
  • Farsi accompagnare da un parente e da un amico, per avere un supporto al momento del rientro a casa, alla conclusione della procedura. Tale raccomandazione si spiega con il fatto che gli effetti dell’anestesia e della sedazione (giramenti di testa, confusione ecc) permangono per diverse ore, dopo l’intervento.

Intervento

La rinosettoplastica combina le caratteristiche procedurali di una settoplastica alle caratteristiche procedurali di una rinoplastica.
Poco prima che la procedura abbia inizio, un medico specialista deve provvedere all’anestesia, per evitare che il paziente avverta dolore durante l’intervento. L’anestesia può essere locale oppure generale. Se è generale, il paziente è completamente incosciente.

Nella maggior parte dei casi di settoplastica le incisioni vengono praticate all’interno delle narici senza lasciare segni all’esterno. In casi particolari (specie nei reinterventi) o nelle deviazioni particolarmente complesse, è necessario praticare una piccola incisione esterna in corrispondenza della columella (il ponte cutaneo che separa le narici). Tali incisioni permettono al chirurgo un accesso alle strutture che compongono il naso, cartilaginee e ossee. Nella settoplastica si interviene sulle strutture cartilaginee (lamina quadrangolare) e ossee (vomere, etmoide). A volte è sufficiente l’asportazione della porzione deviata, in altri casi è necessario la rimozione in toto del setto e il suo reinnesto.
In alcuni casi è necessario aggiungere dei tessuti (più frequentemente innesti cartilaginei) per garantire la stabilità del setto e per correggere la valvola nasale eventualmente compromessa. La durata dell’intervento varia da 1 a 2 ore; nei casi più complessi (reinterventi o utilizzo di innesti) può durare più di due ore.

Il ricovero viene effettuato, a seconda dei casi, in regime di day-hospital o con una notte di degenza in clinica. Il risultato dell’intervento può dirsi definitivo dopo circa sei mesi ma sarà già apprezzabile dopo due settimane. Le cicatrici sono sempre interne, e perciò invisibili.

Fase post-operatoria

Al termine della rinosettoplastica, è previsto il ricovero ospedaliero.
Il ricovero ospedaliero termina quando svaniscono gli effetti dell’anestesia. In genere, se l’anestesia è stata di tipo locale, le dimissioni avvengono il giorno stesso dell’intervento; se invece l’anestesia è stata di tipo generale, le dimissioni hanno luogo il giorno seguente l’operazione.
Durante l’intero periodo di ricovero, il personale medico mantiene in osservazione il paziente, sottoponendolo a periodici controlli dei parametri vitali.

Dopo una rinosettoplastica, è abbastanza comune che il paziente avverta dolore al naso e sia vittima di emorragie o vomito con sangue.

In genere, per il dolore, i medici consigliano degli analgesici come per esempio il paracetamolo.

Alcune comuni indicazioni post-rinosettoplastica sono:

  • Utilizzo di un collirio decongestionante per gli occhi.
  • Terapia antibiotica della durata di 5 giorni.
  • Riposo e astensione da attività pesanti fino a diversa indicazione del medico curante. Serve a ridurre il rischio di emorragie.
  • Non soffiarsi il naso per alcuna ragione.
  • Tenere alta la testa, durante il sonno.
  • Utilizzare vestiti comodi, con abbottonatura anteriore. Evitare i vestiti che si infilano dal collo.
  • Alla dimissione farsi accompagnare a casa in automobile.
  • I tamponi verranno rimossi dopo 48-72 ore a discrezione del chirurgo.
  • Per almeno 8-10 giorni, fino alla rimozione della medicazione, ridurre o eliminare il fumo e non soffiarsi il naso, applicando più volte al giorno la pomata prescritta dal chirurgo.
  • E’ possibile praticare un bagno di pulizia con acqua non eccessivamente calda. I capelli possono essere lavati, evitando di bagnare il gessetto, e asciugati con aria tiepida.
  • Eventuali attività sportive possono essere riprese dopo 2 settimane, purché non espongano a possibili traumi il naso, anche modesti.
  • Evitare per un mese l’uso di occhiali con montatura pesante.
  • Per almeno 1 mese evitare l’esposizione diretta al sole o al calore intenso (es. sauna, lampada UVA).
  • Evitare la possibilità di traumi al naso nelle prime settimane (es. alzarsi di notte senza accendere la luce, giocare con animali di grossa taglia, prendere in braccio bambini, frequentare luoghi molto affollati, indossare maglioni a collo stretto, ecc.).
  • L’aspetto definitivo del naso operato potrà essere ottenuto dopo 6-12 mesi, quando si sarà avuta una completa eliminazione dell’edema, una riduzione della sensibilità della cute del naso riprenderà gradualmente spontaneamente.

Rischi e Complicazioni

Un individuo sottoposto a rinosettoplastica è a rischio di:

  • Emorragie;
  • Nelle prime 24 ore comparirà notevole edema del volto, delle palpebre e del naso;
  • Presenza di ecchimosi (blu) sotto gli occhi o raramente delle piccole emorragie all’occhio;
  • Poiché il naso è chiuso vi sarà notevole fastidio per la costrizione alla respirazione con la bocca;
  • Infezioni;
  • Reazioni avverse all’anestesia;
  • Persistenza del setto nasale deviato;
  • Cambiamento indesiderato della forma del naso;
  • Perforazione settale (apertura di natura lesiva, a livello del setto nasale);
  • Ridotto senso dell’odorato;
  • Ematoma al setto nasale;
  • Intorpidimento temporaneo dell’arcata gengivale e dentale superiore.

Alcune delle suddette complicanze (es: persistenza del setto nasale deviato, cambiamento indesiderato della forma del naso) possono richiedere un secondo intervento chirurgico al naso.

Risultato

La guarigione delle ferite chirurgiche  richiede una o due settimane, a seconda di quanto invasiva è stata l’operazione. Grazie alle moderne tecniche chirurgiche, un paziente sottoposto a rinosettoplastica può far ritorno a un’attività lavorativa non particolarmente pesante già dopo 7 giorni.

In genere, il recupero completo da un intervento di rinosettoplastica richiede dai 3 ai 6 mesi.
Nei casi più gravi, tuttavia, potrebbe avvenire dopo ben 12 mesi.

Attualmente, la rinosettoplastica è un’operazione chirurgica che fornisce ottimi risultati. Tuttavia, è bene precisare che i benefici migliori si hanno quando la deviazione del setto nasale è lieve e il rimodellamento del naso è meno elaborato.
Un’eventuale fallimento della rinosettoplastica richiede la ri-esecuzione della medesima operazione.

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